La Moringa oleifera è un piccolo albero dai 4 ai 7 m di altezza. È caratterizzato da una notevole rusticità e da una crescita molto rapida; fiorisce già dal primo anno di piantumazione.
Originaria delle zone pedemontane dell’Himalaya, e più specificamente dell’Uttar Pradesh, la Moringa oleifera ha dato prova di grande adattabilità ad ambienti molto diversi, disseminati un po’ dappertutto nel mondo.
Caratteristiche
Condizioni accettabili Altitudine 0 – 1500 m
Condizioni ottimali 100 – 700 metri
Temperatura media annuale 8° – 45°
Resiste al gelo ma la sua crescita ne risente 22°C – 25°C
Condizioni accettabili Precipitazioni 100 – 1500 mm
Condizioni ottimali 700 – 900 mm
Tipi di terreno Tutti tranne i terreni i forte pendenza Terre rosse argillose sabbiose ben drenanti
Tabella dei limiti ecologici. Fonte: FRIM, 1995 e Optima of Africa 2000
Caratteristiche della pianta
La Moringa ha un tronco molle e spugnoso. I suoi rami sono pendenti e intrecciati e il fogliame come quello di un salice piangente. Le foglie, separate in due o tre sotto-foglie, sono a spirale. Le radici formano dei tubercoli dal forte odore e dal gusto di ravanello, ragion per cui prende il nome di “horseradish”. L’albero non è una leguminosa e non presenta nodosità. Tuttavia, il tasso di proteine che contiene è molto elevato rispetto a quello degli altri alberi non leguminosi.
La presenza dell’albero favorisce una risalita del fosforo del suolo negli strati superficiali del terreno. L’albero può fiorire e produrre dei baccelli due volte all’anno. I fiori, bianco crema, producono poi dei baccelli di forma allungata di circa 30 cm di lunghezza, che da verdi tendono gradualmente a divenire marroni.
Sono a sezione triangolare, appuntiti all’apice, e legnosi, aspetto che ne definisce anche il livello di maturazione necessario per la produzione d’olio. Il numero di semi contenuti nel baccello varia tra 15 e 22, con una produzione annua di baccelli per albero che varia tra i 20 e gli 80.
L’albero non è assolutamente resistente al fuoco, e questo è un forte handicap in quanto gli agricoltori utilizzano il fuoco per la preparazione del terreno e le sarchiature.
Oltre alla sua rusticità, che la rende adatta alle condizioni climatiche proprie agli ambienti naturali più difficili, sono i numerosi gli usi potenziali a livello alimentare, terapeutico, economico e ambientale che permettono di notarla (vedi tabella seguente) e stimolano la definizione di una strategia per la sua valorizzazione cosciente.
In Ciad, la pianta è molto conosciuta; le sue foglie sono consumate come verdure e le radici sono utilizzate nella medicina tradizionale. Tuttavia nel paese molte altre proprietà della pianta restano ancora ai nostri giorni assolutamente non sfruttate.
Interesse nutrizionale e alimentare
Tutte le parti della Moringa oleifera possono avere un ruolo importante di integrazione alimentare: i giovani baccelli, i semi per l’olio, le foglie fresche e secche.
Diversi progetti di sviluppo hanno effettuato delle analisi di laboratorio per testare il contenuto dei diversi sotto-prodotti della Moringa.
Il consumo delle foglie è consigliato soprattutto per:
- · i bambini da 1 ai 3 anni;
- · le donne in età di gravidanza o che allattano;
- · i bambini colpiti da malnutrizione cronica e moderata.
Estratto del documento prodotto da ACRA all’interno del progetto Lotta alla malnutrizione attraverso la valorizzazione della Moringa Olifera nel Distretto Sanitario di Goundi – Ciad
Silvio Serbassi