Nomi volgari italiani più comuni:
Erba porcellana, procacchia, porcacchia, ortaggio benedetto.
Caratteristiche per il riconoscimento:
Pianta annuale, di piccole dimensioni, ma molto ramificata, portamento quasi sempre prostrato. Foglie piccole, carnose e lucide, di forma ovale, in basso opposte, più in alto alterne ed infine raggruppate.
Fusti carnosi, prostrato ascendenti, spesso rossastri.
Fiorisce in primavera inoltrata ed in estate. I fiori sono molto piccoli, di colore giallo chiaro e disposti o terminali o alle ascelle dei rami.
Il frutto è una capsula che contiene parecchi semi minuti e neri. La radice robusta e fusiforme.
Habitat e diffusione:
Infestante cresce soprattutto nelle colture sarchiate, negli agrumeti, negli incolti erbosi e nelle discariche. Si può trovare anche nei vasi dei nostri terrazzi. L’uso dei diserbanti ne ha molto ridotto la frequenza. Predilige il clima temperato, ma è reperibile anche al nord nelle zone pianeggianti ed assolate.
Informazioni in cucina:
Erba molto nota e molto consumata. Prima della fioritura, se ne usano soprattutto i rametti terminali e le piccole foglie sia crudi che cotti. I rametti più carnosi, tagliati a piccoli pezzi si possono conservare sotto aceto.
Informazioni di storia e folclore:
Originaria dell’India e della Persia, diffusa in Europa dal tempo dell’impero romano, è stata introdotta come specie orticola con scarsissimo successo, molto apprezzata dai poveri del Medioevo tanto da meritare il nome di “ortaggio Benedetto”.
Liride Calò Serbassi