Famiglia: Caryophyllaceae.
Nomi volgari: Strigoli, Bubbolini, Erba del cucco, Schioppettini
Descrizione: pianta polimorfa, perenne, glabra, di un’altezza di circa 70 cm.con asse fiorale più o meno privo di foglie. La radice, rizomatosa, ha la base lignificata. Il fusto è eretto ed è diviso in nodi ingrossati. Le foglie sono ovate o lineari lanceolate di colore verde cinerino.L’infiorescenza è a pannocchia con fiori penduli, generalmente bianchi.
Fioritura: fiorisce da marzo a settembre.
Habitat: E’ presente in Europa, Asia, Africa settentrionale ed America meridionale. In Italia è comune in tutte le regioni. Predilige i prati, i boschi radi, i margini dei sentieri, zone ruderali ricche di azoto e prati fertili concimati. Cresce dal livello del mare fino a 2800 m..
Principi attivi e usi fitoterapici: Si pensava avesse funzioni diuretiche e veniva utilizzata anche come rimedio contro la gotta, il fuoco di S. Antonio e contro l’anemia, ma la pianta non è inserita nell’elenco ufficiale delle piante officinali e non è usata in erboristeria.
Usi alimentari: pianta molto ricercata, è considerata una fra le migliori erbe commestibili. Le foglie si usano soprattutto cotte, come contorno, per frittate e ripieni. Hanno un sapore molto gradevole, dolce e delicato.
Curiosità e note: Pianta conosciuta sin dall’antichità. Il nome silene probabilmente deriva dalla parola greca “ sialon” = saliva con riferimento alla sostanza bianca e attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie del genere. Nella tradizione popolare il nome si riferisce alla forma a palloncino del fiore che ricorda il ventre di Sileno. Il fiore, se viene stretto fra le dita, scoppietta ed è quindi, molto ricercato dai bambini.