Famiglia rimulaceae.
Nomi volgari: Primula odorosa, primavera, primaverula
Descrizione: è una pianta erbacea, perenne, di un’altezza che varia tra i 15 e i 25 cm. caratterizzata dall’avere foglie disposte a formare una rosetta basale. Le foglie sono ovali con margine dentato, ristrette verso la base e con superficie bollosa nella pagina superiore e leggermente pelosa in quella inferiore. Il colore è verde scuro. Il fusto consiste in un sottile scapo cilindrico ed eretto. L’infiorescenza è formata da uno scapo floreale con in cima un insieme di fiori peduncolati, con corolla più lunga del calice, di colore giallo dorato o bianco con cinque lobi. I fiori sono profumati.
Fioritura: da fine marzo a tutta la primavera.
Habitat: in Italia è diffusa al Nord ed al centro. E’ assente nel Sud e nelle isole. Comune anche in Europa ed in Asia. Predilige i prati ed i boschi soprattutto di roverella e conifere. Si può trovare da 200 a 2000 m. s.l.m..
Principi attivi e usi fitoterapici: le diverse parti della pianta hanno proprietà diverse, da quella curativa delle ferite alla calmante, espettorante, antispasmodica e diuretica.
Usi alimentari: le foglie giovani possono essere mangiate sia crude che cotte ed i fiori in insalata. Con le foglie si può preparare anche un gradevole tè.
Curiosità e note: il nome deriva probabilmente dal latino “primus”. Ad usare il nome “primula” è stato, nel 1500, il medico e botanico senese P.A. Matthioli. Per il nome specifico “veris” l’etimologia è incerta. In Europa, per i salicilati presenti nella radice, questa parte della pianta viene usata per curare l’artrite e quindi in molti vecchi erbari viene chiamata “radix arthritica”.