Christiansenia Mycetophila (Peck) Ginns & Sunhede
Regno: Fungi
Divisione: Basidiomycota
Sottoclasse: Tremellomycetidae (gruppo di transizione)
Ordine: Christianseniales
Famiglia: Christianseniaceae
Genere: Christiansenia
Specie: Christiansenia mycetophila
Trovare un fungo raro produce sempre un’intensa emozione! Potete immaginare la gioia che ho provato quando, nel corso delle mie vacanze in Alto Adige, mi è capitato di imbattermi in un fungo parassita cresciuto sul cappello di una Collybia dryophila: trattasi di Christiansenia mycetophila ed il suo ritrovamento potrebbe essere il primo in Italia, essendo stato finora (e per quanto ne so) segnalato soltanto in nord America (Stati Uniti e Canada), in Svezia e in Svizzera.
Trattasi di una fruttificazione di color crema, costituita da noduli appressati così da formare una galla cerebriforme, inizialmente simile ad una Sparassis crispa miniaturizzata ma successivamente vagamente somigliante a Gyromitra esculenta, di consistenza cerosa più che gelatinosa, del diametro di circa tre centimetri, innestata nella carne del disco del cappello di Collybia dryophila, che sembra essere l’ospite specifico di Christansenia mycetophila. I basidi bisporici o tetrasporici recano spore ialine di forma ellittica o cilindrica con gli apici arrotondati e misurano 6-10 micron di altezza per 1,5-2 micron di ampiezza; si notano anche blatospore e artrospore, ma per l’esame di più accurate osservazioni microscopiche si rimanda alle esaurienti note di Francesco Rath pubblicate sulla Rivista di Micologia dell’A.M.B. di Trento, anno 1987, XXX, n. 3-4, pag 112-121, mentre i problemi di carattere tassonomico possono rintracciarsi in “Funghi & Natura”, anno III, n. 14, aprile-maggio 2006. La collocazione tassonomica di Christiansenia non è ancora ben definita poiché vari Autori propendono tra il suo inserimento nella Famiglia delle Syzygosporaceae, Martin, mentre altri preferiscono considerarla come appartenente alla Famiglia delle Christiansenaceae Rath.
L’interessante trovamento è avvenuto nel territorio del Comune di Aldino (Bolzano), lungo un sentiero del bosco Brennleiten, a circa 1.600 metri di altezza, tra la Malga Lahn e la Malga Smieder, in prossimità di un gruppo di abeti, ma in una zona sufficientemente aperta.
Secondo le descrizioni che ne danno alcuni Autori la consistenza del minuscolo carpoforo potrebbe essere gelatinosa, tanto che inizialmente la specie in esame è stata ascritta dal Peck, nel 1879 al genere Tremella e successivamente, nel 1901, dal Burt nel genere Exobasidium. Nel 1937 G.W.Martin crea la famiglia delle Syzygosporaceae, caratterizzata da funghi parassiti le cui spore inducono nella pianta o nel fungo ospite la formazione di “galle”, e vi include il genere Syzygospora comprendente 15 specie. Infine, con la creazione della famiglia delle Christianseniaceae (dedicata al micologo svedese Christiansen) comprendente un solo genere diviso in 8 specie, Hauersler, nel 1969 denomina Christiansenia mycetophila i funghi di cui stiamo parlando. Si noti che la determinazione di specie “mycetophila” (“amico dei miceti”) evidenzia il peculiare carattere del parassita che può attaccare non solo il cappello ma anche le lamelle e il gambo del fungo ospite.
Sandro Ascarelli
Bibliografia essenziale:
Saccardo P.A.: Silloge fungorum, 1888, vol. 6, pag. 790 (come Tremella mycetophila);
J. Ginns & S. Sunhede: Botaniska Notiser, 1978, n.131, pagg.167-173
Van der Aa: Coolia, 1979, n. 22, pagg. 42-45, fig. 1
F. Rath: Rivista di Micologia, AMB Trento, 1987, XXX, n. 3-4, pagg. 112-121, figg. 1,2,3 e foto.
Julick W.: Guida alla determinazione dei funghi, vol. 2, 1989, pag. 161;
G.H.Lincoff: The Audubon Society Field Guide to North American Mushrooms, 1989, pag. 418, foto n. 564;
R. Brotzu: Guida ai funghi della Sardegna, Nuoro 1993, parte seconda, pag. 627;
E. Arnolds, Th.W.Kuyper, M.E.Noordeloos: Check list dei funghi olandesi, 1995, pag. 456;
R. Galli: “Funghi, dove…quando”, Milano, anno IV, n. 40, ottobre 1997;