Famiglia: Brassicaceae (ex Cruciferae)
Nomi volgari: Alliaria comune, Lunaria selvatica, Piè d’asino
Descrizione: pianta erbacea biennale alta fino ad un metro, glabra con radice a fittone. Il fusto è semplice e’ ramificato solo nella parte più alta. Le foglie sono cordate con margine variamente dentato. Quelle inferiori hanno un lungo picciolo. I fiori, riuniti in racemi, presentano quattro petali bianchi e sono molto profumati e ricercati dalle api. Tutta la pianta, se stropicciata, emana un forte odore di aglio.
Fioritura: fiorisce da aprile a luglio a secondo della quota.
Habitat: originaria dell’Europa e dell’Asia è presente in tutto il territorio italiano fatta eccezione per la Sardegna. Si può trovare dal livello del mare sino a 1700 m. Predilige i luoghi incolti, le macerie, le discariche ed alcune zone ombrose ed umide del sottobosco.
Principi attivi e usi fitoterapici: I semi possiedono proprietà stimolanti dell’appetito. La pianta ha proprietà espettoranti, antiscorbutiche, revulsive e cicatrizzanti.
Usi alimentari: le foglie ed i fiori sono usati crudi nelle misticanze. Ottimi anche in padella e nelle farciture di arrosti. I fiori, poi, in grappolo costituiscono una graziosa decorazione.
Curiosità e note: il nome alliaria deriva dal forte odore di aglio di tutta la pianta; petiolata per il lungo picciolo delle foglie. Può capitare di trovarla citata tra gli ingredienti delle vecchie ricette soprattutto in Germania e nel nord Europa. I semi venivano anche raccolti per la preparazione di una salsa simile a quella di senape.