Famiglia: Asteraceae (ex Compositae).
Nomi volgari: Dragoncello, Estragone.
Descrizione: è una pianta perenne con fusti eretti e ramificati. Le foglie, di colore verde scuro, sono lineari, sottili, lanceolate e lucenti. Nella pagina inferiore sono cosparse di ghiandole odorose che, se schiacciate, emanano un aroma gradevole, caldo e pepato. I fiori sono piccoli riuniti in corimbi a forma di pannocchia e sono di un colore verde giallastro. La pianta può raggiungere e superare anche l’altezza di un metro.
Fioritura: fiorisce da fine giugno a fine agosto.
Habitat: e’ una pianta originaria della Siberia del sud e della Russia meridionale. In Italia raramente cresce spontanea. Predilige i luoghi soleggiati ed i terreni fertili e sabbiosi.
Principi attivi e usi fitoterapici: ha proprietà antisettiche, digestive, aperitive e carminative. Le foglie contengono alcune vitamine, sono amaricanti ed il masticarle può bruciare un po’ riducendo tempo-raneamente la sensibilità delle papille gustative. Le radici danno sollievo al mal di gola ed un infuso può alleviare l’insonnia e la costipazione.
Usi alimentari: in cucina è molto utilizzata soprattutto in Toscana ed in Francia. Le foglie, fresche o secche, si usano per insaporire pesce, uova ed altre pietanze. La pianta è fondamentale per la preparazione della salsa “bernese” molto usata per insaporire la carne alla griglia.
Curiosità e note: è una pianta che viene coltivata anche nei vasi. L’Artemisia dracunculus non produce semi fertili e ha un aroma molto delicato tra l’anice e il sedano. E’ una pianta che si propaga per talea o per divisione delle radici. Il nome latino significa “piccolo drago” e può fare riferimento sia al suo sapore pungente sia alle radici che hanno forma di serpente. Il nome francese con il quale è molto nota è “estragon”.