CONCORSO FOTOGRAFICO 2011
PREMIO “SILVIO SERBASSI”
“LA LUCE: COLORI E FORME”
L’edizione 2011 del concorso, già da due anni intitolato a Silvio Serbassi, il Segretario Generale dell’associazione venuto a mancare nel 2010, si è articolata in due sezioni, “Botanica” e “Micologica” aventi il medesimo tema: “La luce: colori e forme”.
Sono state presentate complessivamente 74 immagini, 31 nella sezione botanica, 43 in quella micologica.
La giuria, composta da Luigi Corbò (presidente), Mario Montagnoli, Fausto Museo, Renata Raffi ed Ermanno Testi, ha con grande professionalità esaminato ripetutamente le foto in concorso prima di passare alla votazione. Sono state individuate le foto vincenti, come riportato nella seguente tabella:
SEZ. BOTANICA | SEZIONE MICOLOGIA | ||||
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FOTO | AUTORE | FOTO | AUTORE | ||
1 | Effetto Clorofilla | Giovanni Serrecchia | 1 | Zuccherini | Bruno Caporaletti |
2 | Chi lo ha visto | Roberto Nevola | 2 | Falò d’autunno | Roberto Nevola |
3 | Roseto | Lucia Saioni | 3 | Risveglio con brina | Luciano Zonetti |
La Giuria ha, inotre, deciso di attribuire un premio speciale al concorrente autore del miglior complesso d’immagini, a prescindere dal loro numero e dai risultati ottenuti nelle due sezioni. Dopo breve consultazione la scelta è caduta sul concorrente contrassegnato dal protocollo n. 5, risultato poi Roberto Nevola, che aveva, peraltro, già ottenuto il secondo posto sia in botanica che in micologia, a conferma dell’ottimo livello qualitativo delle sue foto.
Nella sezione botanica ha vinto Giovanni Serrecchia, già trionfatore nella sezione unica dello scorso anno con “La fata”. Il suo “Effetto clorofilla” per l’accesa gamma cromatica e l’ardito taglio dell’imagine ha riscosso grandi consensi tra i Giudici. Al secondo posto, come detto, Roberto Nevola, con un’immagine che ha destato interesse, oltre che per i colori molto vivi e per il buon taglio, anche per il titolo (“Chi lo ha visto”) che ha suscitato varie interpretazioni, poi chiarito dall’autore: una mosca si celava dietro una bacca e, inoltre, una porzione della buccia di un’altra disegnava un punto interrogativo… Ottimo risultato conseguito al terzo posto da Lucia Saioni con “Roseto”, immagine semplice, ma efficace per composizione e gamma cromatica.
Nella sezione micologica la Giuria ha individuato un livello qualitativo generale superiore, premiando gli autori con punteggi mediamente più alti.
Primo classificato: Bruno Caporaletti con “Zuccherini”, immagine di grande fascino, realizzata con una ripresa ravvicinata di Coprinus micaceus; ottima la tecnica impiegata ed eccellente il dosaggio delle fonti luminose che evidenzia la caratteristica granulazione brillante dei funghi. Bruno ha vinto il “derby” con l’amico-rivale Luciano Zonetti, terzo con l’originale immagine di un fungo coperto di brina mattutina “Risveglio con brina”. Al secondo posto, Roberto Nevola con “Falò d’autunno”, titolo quanto mai azzeccato per il colore e la disposizione dei bellisimi funghi ritratti (Omphalotus olearius), che danno quasi l’impressione di trovarsi di fronte ad un vero fuoco.
Pur non conquistando alcun premio, si è segnalato Nazar Bonfirraro per le belle immagini presentate, sottolineate da titoli originali e molto pertinenti.
Ha sopreso l’assenza dal podio di Andrea Traversi, vincitore della prima edizione del concorso fotografico con “Il bacio del sole”. Andrea ha presentato immagini eccellenti sotto il profilo tecnico e didattico, ma la Giuria ha preferito orientare le sue preferenze verso immagini più incisive sul piano emozionale. Da segnalare la sua “L’ombra di sé stesso”, nella quale Andrea ritrae la sua ombra proiettata dal sole radente, con in mano un fungo porcino: la foto ha suscitato giudizi discordi tra i giudici, ma da tutti è stata ritenuta la più originale e fantasiosa tra quelle presentate.
Buona anche la produzione degli altri partecipanti, anche se i primi classificati li hanno relegati in secondo piano: con gli esperti Renato Fortunati (tecnicamente ineccepibile la sequenza fotografica di Gymnopilus spectabilis) e Oscar Antonio Militi (apprezzati il colpo d’occhio e la tempestività dello scatto in “Profumi attraenti”) si è quest’anno cimentata con buon piglio e grande competenza botanica e micologica, uniti ad una buona tecnica di ripresa, anche Hyvarinen Pirjo Riitta.
Antonio Lavagno