Quest'anno è stata la fascinosa Austria ad accoglierci per l’abituale settimana micologica.
Abbiamo alloggiato in un bellissimo castello ad Imst, piacevole punto di partenza per passeggiate alla ricerca di funghi, ma anche per vedere i bellissimi dintorni: le emozionanti cascate di Stuibenfall , Innsbruck con le sue caratteristiche case e un salto nella vicina Baviera, nel castello da sogno di Neuschwanstein.
Di funghi, purtroppo, ne abbiamo trovati pochi, ma comunque sono state raccolte 111 specie che sono state oggetto della mostra che ha concluso come sempre il Convegno Micologico Alpino.
Antonio Mallozzi, che ha curato la bella mostra con la consueta attenzione, ci ha regalato qualche osservazione sui funghi più interessanti tra quelli raccolti:
- Amanita muscaria (fungo di Biancaneve): ritrovamenti abbondanti ed esemplari bellissimi che prendono l’attenzione dei cercatori e soprattutto dei visitatori dell’esposizione in albergo;
- Albatrellus ovinus (fungo del pane): fungo di buona commestibilità che cresce abbondante nell’area alpina e che abbiamo trovato in gran quantità ad Imst;
- Cortinarius caperatus: un bel fungo commestibile di cui, dopo Cernobyl, per alcuni anni è stata vietata la raccolta per l’elevato contenuto di sostanze radioattive;
- Gomphus clavatus (cantarello clavato, carne degli Inglesi): buon commestibile che cresce a gruppi numerosi e che non è apprezzato dai raccoglitori;
- Suillus …. (laricini): tante specie di boleti quasi esclusivi delle zone alpine che riempiono il sottobosco dei larici e dei pini d’alta quota;
- Phaeolepiota aurea: un bel fungo piuttosto raro che troviamo puntualmente nelle settimane micologiche;
- Sarcodon imbricatus: è un fungo molto diffuso nelle zone alpine che nessuno raccoglie, ma che potrebbe essere consumato, una volta ridotto in polvere, per condire le pietanze
- Cantharellus cibarius (galletto, finferlo): è stato il vero “protagonista” della settimana micologica e ha dato tanta soddisfazione a tutti i raccoglitori sostituendo degnamente l’assente porcino che, sei anni prima, in occasione di analoga settimana micologica organizzata dal GEMA, proprio ad Imst, era stato raccolto in grandissima quantità; (è un bel fungo di un giallo intenso che in quei boschi assume tonalità giallo aranciato vivo che fa da calamita per gli occhi del cercatore, di un profumo fruttato gradevolissimo e gustosissimo a tavola, cucinato in vari modi); in albergo abbiamo gustato il risotto insaporito con ben 6 kg di finferli.
Per un più dettagliato resoconto, rimandiamo al numero 5 di Naturalmente. Ora richiamiamo alla mente i nostri ricordi scorrendo le più significative immagini.
Teresa Onori